La formazione pratica clinica degli studenti di medicina veterinaria: linee guida e tutorial

L’obiettivo del Dipartimento è far si che i laureati possano essere subito inclusi nel mondo del lavoro

Uno degli obiettivi del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Sassari è quello di far si che i nostri laureati possano esercitare la professione veterinaria sin dal primo giorno dopo la laurea.

Il dipartimento aderisce agli standard definiti a livello internazionale dal Coordination Committee for Veterinary Training (ECCVT) fondato nel 2004 dall’EAEVE, dall’European Board of Veterinary Specialisation (EBVS) e dalla Federation of Veterinarians of Europe (FVE). Per questi organismi le Day One Competences (DOC) rappresentano lo standard minimo di competenze teoriche e pratiche che permetteranno ai laureati sin dal primo giorno di lavorare in modo indipendente nei vari settori della Medicina Veterinaria. Le competenze del primo giorno sono declinate in 36 punti rafforzate e supportate da conoscenze e capacità di comprensione in 12 ambiti della biologia, delle scienze animali e sociali e della legislazione inerente alle produzioni animali. L’elenco delle DOC che il Corso di Laurea in Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Sassari si impegna a trasmettere ai propri laureati è riportato al seguente link.

Quanta pratica si fa in dipartimento? È in linea con gli standard europei?

L’EAEVE definisce un indicatore (I5 – hours of clinical training) di ore di attività di pratica clinica che lo studente deve svolgere obbligatoriamente nel corso dei cinque anni di corso che per il Dipartimento di Medicina Veterinaria di Sassari è pari a 670 ore. Questa formazione si concentra rigorosamente sulle procedure pratiche da parte degli studenti sotto la supervisione dei docenti, che includono le relative attività diagnostiche, preventive e terapeutiche nelle diverse specie. Riguarda i singoli pazienti, allevamenti e le unità produttive e gli animali sani in ambiente clinico. Non sono dei casi clinici (per cui esistono altri indicatori) ma è evidente che durante un caso clinico lo studente può svolgere delle pratiche cliniche. Tuttavia, per capire meglio la definizione di quanto richiesto dall’EAEVE è importante sapere che anche le autopsie propedeutiche e diagnostiche, le attività pratiche terapeutiche e chirurgiche su cadaveri, le attività su organi e manichini di animali, sono classificate come formazione clinica ma non possono sostituire la formazione pratica su pazienti vivi. Osservare l'insegnante che svolge compiti clinici non è considerata formazione clinica, gli studenti devono avere parte attiva con una definizione molto chiara: “hands on”.

Come è strutturato il percorso di apprendimento?

Il Dipartimento ha definito diversi spazi formativi per l’acquisizione delle day one competences ed in particolare: 1) durante le esercitazioni pratiche degli insegnamenti, 2) durante i clinical rounds e 3) durante il tirocinio. In aggiunta a questo, durante l’internato per realizzare la tesi gli studenti acquisiscono diverse competenze trasversali (ad es: utilizzo dei periodici elettronici, stesura di un elaborato, public speaking). Potete vedere un breve video di come il Dipartimento ha strutturato l’acquisizione delle DOC da parte degli studenti mediante questo tutorial: link

Frequenza

Considerata l’importanza della pratica clinica per la formazione dei futuri medici veterinari, la frequenza di queste attività formative è obbligatoria al 100% e non esistono attualmente dei modi per recuperare quelle perse. Questo avviene in virtù del fatto che molte attività sono personalizzate e svolte in piccoli gruppi, incastrate in un orario dove è molto difficile trovare degli spazi liberi da altre lezioni.

 

Modalità di registrazione delle attività

Il tracciamento e la registrazione della frequenza degli studenti alle attività pratiche cliniche è fondamentale ed è responsabilità dello studente che deve farlo periodicamente. I docenti ed il personale a contratto devono monitorare l’attività degli studenti, verificare che abbiano appreso le pratiche cliniche e verificare che vengano registrate. Le modalità di registrazione delle attività pratiche avvengono mediante diversi tool:

 

Animal, herd e wildlife Management form

https://veterinaria.uniss.it/it/modulistica - LINK diretto

Questo form serve per la registrazione da parte degli studenti delle attività pratiche svolte all'interno dell'Animal Management per gli studenti del I° anno (referente Prof. Sebastiano Luridiana) e di Wildlife Management per gli studenti del IV e V anno di Medicina Veterinaria all'interno dei Clinical Rounds, presso il CARF di Bonassai dell'Agenzia Regionale Forestas (referenti: Dr. Marco Muzzeddu e Dr.ssa Flavia Pudda).

Questo form serve inoltre per tracciare l'attività di Herd Management (referente: Prof. ssa Maria Grazia Cappai) realizzata in azienda (terapie e diagnosi di gruppo come Tubercolina, trattamento con antiparassitari e consulenze alimentare per l'intero gregge/mandria).

Questo form NON DEVE essere utilizzato per registrare casi clinici individuali che devono essere invece tracciati su form CLINICA MOBILE (Grossi animali) e Database VETO (Pets), come spiegato a seguire.

 

Clinica Mobile form

https://veterinaria.uniss.it/it/modulistica - LINK diretto

Questo form serve per la registrazione dei Casi clinici degli animali da reddito e dei cavalli svolta fuori le mura, in clinica mobile e durante i clinical rounds con professori a contratto e strutturati.

 

Database Dr. Veto - Alcyon

In questo database vengono registrati tutti i Casi clinici dei pet e degli animali non convenzionali. Ogni studente svolge un corso di formazione obbligatorio per poterlo utilizzare (I anno) e poi ha un account personale (dal III anno) e l’accesso avviene da computer durante le ore di pratica clinica in ODVU e canile.

 

Monitoraggio e ciclo PDCA

Gli studenti sono tenuti a inviare una volta all’anno dei feedback periodici sui docenti mediante la piattaforma SISVALDIDAT e attraverso i loro rappresentanti per migliorare eventualmente la didattica e monitorare e risolvere eventuali criticità. La Commissione paritetica gestisce le pratiche secondo routine a livello dipartimentale mentre a livello di Ateneo è il Nucleo di valutazione che monitora questi processi.

 

I docenti a contratto forniscono una volta all’anno dei feedback sugli studenti mediante apposito form LINK, sul loro livello di preparazione e motivazione, in modo che possa essere monitorato il loro percorso di formazione ed eventualmente prese delle misure atte a monitorare e risolvere eventuali criticità. La direzione riceve i feedback e li inoltra alla Commissione paritetica che poi gestisce la pratica secondo routine.